Se vi dico Museo Tessile che tipo di museo vi viene in mente? Probabilmente un museo noioso, polveroso, non adatto ai bambini e dove l’unica cosa da vedere sono tessuti esposti all’interno di teche con brevi spiegazioni ed in una lingua incomprensibile. Bene il Museo Tessile (Goldberger Textilipari Gyűjtemény) di Budapest non è affatto così.

Il Museo Tessile di Budapest non è sicuramente annoverato tra le attrazioni principali della capitale Ungherese ma vi posso assicurare che ne vale davvero la pena. Un museo all’avanguardia, child friendly e davvero interessante che racconta per filo e per segno la storia dell’industria tessile dei Goldberger nata nel 1784.

Avevo deciso di andare a visitare questo posto perché su qualche commento online avevo letto che era adatto ai bambini. In effetti avevano ragione dato che ogni stanza è provvista di attività pensate appositamente per i bambini. Quindi mentre i piccoli di casa erano impegnati a giocare, mio marito ed io avevamo il tempo di guardare bellissime foto esposte e di leggere la storia della famiglia Goldberger scritta sia in Ungherese che in Inglese.

Nella prima stanza si scopre come venivano realizzati, decorati e tinti di blu i tessuti Ungheresi tipici, ci si può divertire ad indossare vestiti tipici Ungheresi o interessarsi ai prodotti che venivano utilizzati nel processo della tintura per fissare i disegni che venivano applicati tramite blocchi di legno incisi.

Nella seconda stanza i bambini possono colorare degli stemmi, che la famiglia si aggiudicò grazie alla brillante carriera, e sistemare dei chiodini dentro alcuni blocchi di legno che servivano a creare dei motivi per i tessuti, il quale funzionamento viene spiegato da alcuni video. Bellissimi anche i telai in esposizione.

Nella terza stanza c’è un bellissimo puzzle a forma di cubo che i bambini possono mettere nell’ordine giusto e dei fogli che fanno capire come i diversi colori venissero applicati sui tessuti.

Nella quarta stanza i bambini possono provare a tessere grazie a due modellini di legno davvero ben fatti e provare un gioco al computer dove i bambini possono divertirsi a cambiare la fantasia dei vestiti di tre persone diverse. Dopodiché ci siamo avvicinati ai tessuti veri e propri e abbiamo fantasticato su quale ci sarebbe piaciuto usare per i nostri vestiti.

La stanza successiva è alquanto particolare, ci sono dei modelli di vestiti sulle pareti che si illuminano in tempi diversi (dovete vederlo per capire, non so davvero come spiegarlo).

Nella sesta stanza c’era la storia della deportazione dei membri di questa famiglia durante la seconda guerra mondiale in quanto erano Ebrei. Purtroppo non sono riuscita neanche ad entrare in questa stanza perché dovevo controllare cosa stessero facendo i bambini. Mio marito mi ha fatto un breve resoconto.

Dopodiché vi troverete di fronte ad un corridoio contorto dove si trovano degli sportelli sui quali sono scritte date in ordine cronologico che si concludono il 1997, data della chiusura definitiva della fabbrica.

I bambini hanno gradito questa visita e prima di uscire una signora che lavora al museo ci ha suggerito altri posti da andare a visitare.

In questo museo è possibile entrare anche accompagnati dal proprio cane.

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