Partendo da Roma e rimanendo nel Lazio vi suggerisco una bellissima idea per una gita fuori porta con bambini nella Tuscia Viterbese in un’area poco frequentata. Un posto perfetto da visitare in questo periodo in cui il covid 19 ancora imperversa perché il bosco è poco frequentato e si riesce a mantenere la distanza di sicurezza.
Molti associano Bomarzo solamente al bellissimo Parco dei Mostri ma i suoi boschi nascondono molte altre meraviglie. Ce ne sono talmente tante che a Giugno la prima volta che abbiamo provato a raggiungere la piramide Etrusca abbiamo sbagliato percorso e siamo arrivati alle Cascate di Chia.
Arrivare alla piramide etrusca non è stata un’impresa facile, trovarla è stata una caccia al tesoro, ma ne è valsa sicuramente la pena. Le piramidi d’altronde hanno sempre un fascino incredibile nell’immaginario di bambini ed adulti.
Portatevi da bere e da mangiare perché ovviamente non ci sono chioschetti nel bosco. Inoltre vi consiglio di portare scarpe comode, i sentieri potrebbero essere piuttosto fangosi. Il percorso non è adatto ai passeggini o a bambini troppo piccoli perché c’è un tratto molto ripido e salire e scendere dalla piramide non è una passeggiata.
In questo post vi racconto di quando abbiamo raggiunto le cascate di Chia
Da Bomarzo alle cascate di Chia, un sentiero nel bosco adatto ai bambini
Una passeggiata immersi nella natura che da Bomarzo porta alle Cascate di Chia e alle sue mole abbandonate.
Dove parcheggiare e come arrivare al sentiero che porta alla piramide Etrusca
Il parcheggio e l’inizio del percorso si trovano accanto ad un centro sportivo abbandonato, sono indicati da un puntino rosso nella foto sottostante. Sul navigatore potreste mettere la Chiocciola dei mostri e una volta arrivati nelle vicinanze seguire le indicazioni per il centro sportivo.
Sul posto non troverete nessuna segnaletica, solamente una scritta su un muro che indica la direzione da seguire per raggiungere la Necropoli di Santa Cecilia e le cascate di Chia. Vi dò una buona notizia anche per raggiungere la piramide etrusca il primo tratto da percorrere sarà lo stesso. Dopo 200 metri dovete prendere il sentiero che comparirà sulla sinistra che si immette su una strada sterrata molto più larga e poi girare a destra.
Per sicurezza vi consiglio di mettere sul navigatore la tomba di Musetto (si tratta della tomba di un cavallo che nel 2001 morì durante il palio di sant’Anselmo). Raggiunta la tomba poco più avanti vi troverete davanti ad un bivio, andate a destra (in questo punto dovrete aiutare i bambini a scendere perché si tratta di una discesa abbastanza ripida). Superata la parte difficile dovrete andare verso sinistra e dopo pochi secondi vi troverete davanti alla piramide etrusca.
Se soffrite di vertigini non vi consiglio di salire. Noi siamo andati su con tutti e tre i bambini di 5, 7 e 9 anni. Per salire i 35 scalini non è stato un problema ma per scenderli abbiamo deciso di accompagnare un bambino alla volta.
La piramide etrusca
La piramide etrusca, chiamato anche sasso del predicatore o sasso con le scale, dovrebbe essere stato un altare, scavato nel peperino dagli Etruschi, dove i sacerdoti cercavano di interpretare il volere degli dei leggendo le interiora degli animali.
Questo spiegherebbe anche la presenza delle canalette dove facevano scorrere il sangue degli animali usati per la divinazione.
In zona esistono anche altri sassi del predicatore ma di proporzioni più ridotte.
Tagliata delle rocchette nel bosco di Bomarzo
Dopo aver visto la Piramide etrusca, indicata in rosso nella foto sottostante, vi consiglio di tornare indietro verso la tomba di musetto e di continuare a camminare sul sentiero più largo dal quale provenivate finché non vedrete dei grossi sassi piatti per terra che corrispondono al puntino blu della foto.
In quel luogo troverete la tagliata delle rocchette dalla quale potrete godere di una bellissima vista e percorrere parte della strada scavata nella roccia.

Nel breve video che ho caricato su TikTok potrete farvi un’idea del bellissimo panorama che potrete ammirare dalla Tagliata Etrusca delle Rocchette.
Giulia Tiddens
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